mercoledì 20 settembre 2017

Bullismo: "Mio figlio a scuola lo chiamano mostro", l'emozionante sfogo del padre su Facebook

Un bel messaggio contro il bullismo quello di Dan Bezzant sul più famoso social network che è diventato virale in poco tempo, scritto di getto dopo l'ennesimo atto di cui è stato vittima suo figlio Jackson.
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Interessante, emozionante, toccante, sono solo alcuni degli aggettivi, tutti positivi, che possiamo usare per definire lo sfogo del padre di Jackson su Facebook diventato virale in poco tempo. Dan scrive che suo figlio gli dice che non ha amici che vuole togliersi la vita: “Provate a mettervi nei miei panni“. Il protagonista di questa triste vicenda si chiama Jackson Bezzant e ha solo 7 anni, vive a Rigby nello stato USA dell’Idaho.
Dan ha un figlio di 7 anni, Jackson, che è vittima di bullismo e alla sua età parla di suicidio. Jackson è affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, una rara malattia congenita caratterizzata da uno scarso sviluppo di alcune strutture del volto, delle orecchie e degli occhi nota anche come disostosi mandibolo-facciale. 


In questo momento il mio cuore è a pezzi - scrive Dan su Facebook - come se qualcuno mi avesse strappato l’anima dal petto. Questo bellissimo ragazzo, mio figlio Jackson, deve sopportare una raffica costante di commenti sprezzanti e ignoranza. Viene quotidianamente chiamato brutto, scherzo della natura e mostro dai suoi coetanei e compagni di scuola. Parla di suicidio e non ha ancora otto anni! Dice di non avere amici e che tutti lo odiano. I ragazzini gli lanciano le pietre, lo spingono e gli urlano queste parole terribili”. 

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Marsala, spari, risse, aggressioni, baby gangs, bullismo… il sindaco ha l'obbligo d'intervenire

I gravi fatti accaduti nella notte tra sabato e domenica (un nostro dettagliato articolo è on line), aMarsala, impongono un momento di riflessione. La Città negli ultimi tempi non è sicura ed il mantenimento dell’Ordine pubblico diventa impresa sempre più ardua. Mancano uomini, mezzi e risorse alle Forze dell’Ordine, per fronteggiare un territorio vastissimo, che si estende su 108 agglomerati extraurbani, e una nuova ed incalzante recrudescenza delinquenziale-criminale che si arricchisce, giorno dopo giorno, di soggetti sempre più giovani. Il fenomeno del bullismo che diventa uno stile di vita per tanti ragazzini che escono di casa per commettere atti delinquenziali, per approfittarsi delle “disgrazie”, per fare uso della violenza con lo scopo di incutere paura ed ottenere il rispetto dal branco (problema di cui ci siamo occupati in una precedente inchiesta).

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http://www.marsalanews.it/marsala-spari-risse-aggressioni-baby-gangs-bullismo-sindaco-lobbligo-dintervenire/

Bullismo in classe, lettera dei genitori: "E' solo l'ultimo di una serie di problemi"

"Siamo esasperati, scuola incapace di gestire il problema. Impossibile portare avanti il percorso scolastico, incolumità dei bambini a rischio". Dopo la squadra mobile, si è mossa la Prefettura


CREMONA - Dopo la squadra mobile, si è mossa anche la prefettura in seguito a quanto successo nei giorni scorsi in una scuola di Cremona, quando, sconvolto dopo una zuffa in classe con un compagno, un bambino ‘fragile’ è salito sul davanzale della finestra minacciando di buttarsi giù, davanti agli occhi atterriti dei compagni. Lunedì 18 settembre negli uffici della prefettura si sono confrontati il dirigente dell’istituto dove si sono svolti i fatti e il responsabile dell’Ufficio scolastico territoriale, Franco Gallo. E’ stato un vertice molto interlocutorio — si apprende — durante il quale sono state sensibilizzate le parti ed è stata chiesta alla scuola una relazione su quanto accaduto.

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http://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/177959/bullismo-in-classe-lettera-dei-genitori-e-solo-l-ultimo-di-una-serie-di-problemi.html

lunedì 18 settembre 2017

Fotografata a scuola e presa in giro online «Ora ho ansia a uscire di casa, questo è bullismo»

Le immagini non mostrano niente di strano: una ragazza coi capelli colorati - diverse sfumature di rosa, a tono con la t-shirt - ferma accanto a una cabina del telefono con un cellulare in mano. Il commento che segue le foto, però, inviato sul gruppo WhatsApp di una classe recita: «Quando l'ho visto oggi alla fermata mi è venuta voglia di prendere un cucchiaio e cavarmi gli occhi», scrive un ragazzo. Un altro ride. Un altro ancora pubblica, sulla stessa chat, uno screenshot da un cartone animato: «E adesso dimmi - c'è scritto sulla foto - sei maschio o femmina?». I commenti si limitano a questi, perché la persona che li ha fotografati e inviati alla diretta interessata si è poi rimossa dall'elenco dei partecipanti alla conversazione di classe. «Quando ho visto quello che era successo non ci potevo credere», racconta Sem La Spina19 anni, giarrese, protagonista suo malgrado di questa storia.

continua a leggere l'articolo di Luisa Santangelo qui

http://catania.meridionews.it/articolo/58761/giarre-fotografata-a-scuola-e-presa-in-giro-online-ora-ho-ansia-a-uscire-di-casa-questo-e-bullismo/

domenica 17 settembre 2017

Modena, botte a scuola, bulli a processo Quattro ragazzi citati a giudizio per lesioni aggravate

Modena, 13 settembre 2017 - 

Lo hanno aspettato fuori dalla scuola e gliele hanno date di santa ragione, provocandogli serie ferite. Il motivo? Nessuno; solo un triste e pericoloso gioco per mostrare la loro ‘supremazia’ verso il più ‘debole’, un 16enne preso di mira dal branco. I bulli, tutti al quinto anno delle superiori, in un istituto fuori città, sono stati citati a giudizio e a breve è attesa la sentenza nei loro confronti.

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http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/scuola-bulli-processo-1.3394554