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IL BULLISMO REALTA' DIFFUSA
Il Bullismo è una realtà molto
diffusa ma, per certi aspetti, poco conosciuta o addirittura in molti casi
sottovalutata. Come professionista che lavora a stretto contatto con gli
adolescenti mi è capitato di affrontare la questione nelle diversi classi della
scuola secondaria di primo grado e il quadro, almeno così a livello informale,
che ne viene fuori dai racconti diretti è, da un lato la profonda conoscenza
teorica del fenomeno, declinato nelle diverse forme che assume, dall'altro però
la mancata consapevolezza di cosa significhi veramente nella vita reale. E'
come se da un lato i ragazzi sapessero e avessero fatto propria la parola
bullismo ma dall'altro, quando ne rimangono vittima, anche in maniera isolata o
indiretta, tendono a sottovalutare il problema o addirittura lo tengono
nascosto.
Il Bullismo[1] è un atto
di abuso che viene perpetrato in modo sistematico dai/lle ragazzi/e che,
rendendosi autori di prepotenze, apportano un danno/i a compagni di scuola o
non; infatti gli atti di Bullismo non solo possono verificarsi all'interno del
sistema scolastico ma, si possono esplicare, anche in tutti quei luoghi di
aggregazione che sono frequentati da ragazzi/e.
Il bullo, cioè che commette
l'atto di prepotenza, difficilmente agisce da solo, o meglio, ha bisogno di un
“pubblico” , che, pur assistendo in maniera diretta a tale prepotenza lascia
che il gesto venga compiuto lo stesso.
Con il progredire della
tecnologia e la nascita di applicazioni direttamente connesse con il mondo del
virtuale, il fenomeno del bullismo si è tradotto nel mondo del web dando vita
al cyberbullismo, che, proprio a causa molte volte dell'anonimato dei bulli,
può avere effetti ancora più devastanti fra le vittime.
In generale si posso avere
diverse tipologie di bullismo[2]:
-
Bullismo individuale, in cui il il bullo è unico
attore del suo gesto.
-
Bullismo di gruppo, in cui si hanno due o più
bulli che agiscono insieme.
-
Bullismo relazionale, in cui esiste un gruppo
che viene usato dal bullo come strumento per attaccare la vittima.
Inoltre il bullismo può essere
classificato anche in base alle prepotenze che vengono messe in atto e allora
abbiamo[3]:
-
Prepotenze dirette, cioè molestie esplicative,
in cui il bullo può metter in atto comportamenti fisici, come spintoni, calci,
schiaffi, oppure atti di furto e di danneggiamenti di beni personali della
vittima, ancora può prendere in giro la sua vittima, può denigrarla e infine
può arrivare a minacce ed estorsioni.
-
Prepotenze indirette, o molestie nascoste, in
cui il/i bullo/i mettono in giro storie non vere ai danni di un/a compagno/a di
classe, oppure possono arrivare ad escludere un/a compagno/a di classe da
attività comuni.
-
Cyberbullismo, cioè le molestie attuate con
strumenti tecnologici, in cui il/i bullo/i inviano mail o sms con connotazione
offensiva e/o minaccia, possono diffondere messaggi falsi sulla propria
vittima, possono pubblicare filmati o foto che ritraggono la vittima mentre sta
subendo prepotenze oi mentre sta facendo qualcosa di imbarazzante o di strettamente
intimo e personale.
Il fenomeno del Bullismo ha una
connotazione così ampia che viene svolto quasi ogni anno un sondaggio su questo
e altri temi che interessano il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza[4]; in tale
rapporto si può ben capire come tale fenomeno sia una realtà consolidata nella
vita dei raggazzie delle ragazze,
infatti i bambini e ragazzi intervistati riportano, in un quarto dei casi, che
più volte durante l'ultimo anno sono rimasti vittime di prevaricazioni, prese
in giro mentre, e fortunatamente, gli atti fisici di bullismo, pur gravi che
siano, sono stati minori rispetto algli altri sopracitati.
Il dato più evidente che emerge
dalla ricerca è quello legato alla falsa diffusione di notizie, come forma di
bullismo, seguito da atti di esclusione e isolamento dal proprio gruppo di pari[5].
Vista la grande diffusione e
complessità del fenomeno la parola d'ordine deve essere prevenzione, infatti la
migliore strategia di intervento sembra proprio risiede in questa parola,
perchè non solo si deve intervenire tramite la prevenzione direttamente sul
bullo e suoi suoi “complici” ma anche e soprattutto pianificare interveniti di
tipo educativo-relazionale anche sull'interno gruppo di pari, sopratutto se il
fenomeno si esplica all'interno del mondo scuola, che proprio a causa della sua
organizzazione può essere maggiormente controllato[6].
Il bullismo può comunque
sfociare in vere e proprio forme di reato, molto gravi, che possono andare
dalle aggressioni fisiche violente, uso di oggetti o armi, alle molestie e
abusi che non possono essere classificati come bullismo proprio a causa della
natura violenta dei comportamenti messi in atto dal bullo[7]. Oggi le
“vittime di bullismo” sono considerate delle proprie vittime di reato, tanto
che i danni che possono subire sono talmente gravi che possono aver diritto a
un risarcimento. Il fenomeno del bullismo dovrebbe essere combattuto con una
massiccia compagna di sensibilizzazione che veda coinvolti già i bambini della
scuola d'infanzia, facendo conoscere loro non solo i diversi aspetti del
bullismo, ma anche le conseguenze, non solo sulle vittime ,ma a che a livello
legale[8].
[1] Tavolo sul Bullismo per la provincia di
Milano (a cura del), Bullismo e prepotenze che fare? Un Vademecum per le
scuole, reperibile in internet all'indirizzo
http://www.stopalbullismo.it/vade08.pdf
[2] In Ibidem.
[3] In Ibidem.
[4] EURISPES, Rapporto Nazionale sulla
Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza, reperibile in internet
all'indirizzo http://www.eurispes.eu/content/rapporto-nazionale-sulla-condizione-dell’infanzia-e-dell’adolescenza
[5] In Ibidem.
[6] Tavolo sul Bullismo per la provincia di
Milano (a cura del), Bullismo e prepotenze che fare? Un Vademecum per le
scuole, reperibile in internet all'indirizzo
http://www.stopalbullismo.it/vade08.pdf
[7] In Ibidem.
[8] Redazione sociale di Informagiovani-Italia
(a cura della), Il Bullismo è un reato, denunciate penalmente e civilmente i
bulli. Agite in giudizio contro i bulli, le loro famiglie e la scuola. Ottenere
il risarcimento del danno ed una giusta rivincita. Reperibile in internet
all'indirizzo http://www.informagiovani-italia.com/bullismo_reato.htm
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